понеделник, 28 февруари 2011 г.

Aspettando il Carnevale (una scena della mia commedia)

La Signora Straniera e Signor Giandri si incontrano in un bar vicino al campo Santa Maria Mater Domini. Dentro ci sono anche Lo Scrittore Illustratore e un certo Signor Mori.

La Signora Straniera: - (a Signor Giandri) un giorno Lei mi dovrebbe raccontare per le prime edizioni del Carnevale :)

Signor Giandri: - Vabbè che sono vecchio, anzi, "antico", ma alle prime edizioni del Carnevale io ancora non c'ero :-))) Non c'ero neppure al "volo del Turco" dall'alto del campanile. Comunque ricordo quando fu ripristinato il volo dal Campanile di San Marco: era chiamato "volo della colombina". Veniva fatto scendere dal campanile un marchingegno che raffigurava una colomba. A metà percorso si apriva la pancia della colomba e scendevano coriandoli e (forse, ma non ricordo il particolare) dolci sulla folla.

La Signora Straniera: - Che bello!!! Lei dobrebbe scrivere anche su questo nelle pagine dedicate al Campanile di San Marco :)

Lo Scrittore Illustratore: - Per quel che mi ricordo uscivano solo coriandoli. Tutto sommato, però, lo preferivo al volo, "svolo", dell'Angelo perché mi ricordava di più le "machine" antiche e, non so perché, mi pareva più autentico dei personaggi più o meno noti che ora scendono (ben imbragati, s'intende) dal Vecio Paròn de casa.

La Signora Straniera: - “dal Vecio Paron de casa”! Suona bellissimo in venexian!

Lo Scrittore Illustratore: - Questa mattina ero andato un po' in giro per scattare qualche foto ma, con mio rammarico, non ne ho scattato nessuna.

Signor Giandri: Sono stato "costretto" ad andare a San Marco io(avevo due raccomandate da ritirare in posta). Piazza San Marco è già piena, ed il Carnevale ufficialmente comincia solo domani! Durante il percorso ho dovuto spiaccicare sui muri due Winx, una dozzina di nobiluomini e nobildonne veneziane, una ventina di maschere di fantasia e l'intera Banda Bassotti!

Signor Mori: - "Spiaccicare" ?? Non ti facevo così violento.... :-)

Signor Giandri: - Sai, quando c'è l'ansia di andare a ritirare due raccomandate, di cui una con i lotti aggiudicati all'asta di Öphila (Vienna), non posso mica restare bloccato in una calle perché un cappannello di gente sta in contemplazione di una vetrina con mascherine di carnevale "made in China"!

Lo Scrittore Illustratore: - E’ il lato peggiore del Carnevale di Venezia: sono tutte maschere e paccottiglia provenienti dall'oriente che, perlopiù, hanno poco a che fare con la tradizione. Ma così è…

La Signora Straniera: - ma era in tabarro? Con il cappello alla Giuseppe Verdi?

Signor Giandri: - Ero in travestito in maschera! (ride) Nel senso che il tabarro lo porto d'inverno tutti i giorni, quindi mi sono mascherato con un giubbotto!

Lo Scrittore Illustratore: - Nei primi carnevali (dall'80 al 90 circa) mi ero fatto confezionare un bellissimo costume, al quale poi ci ho lavorato tanto su, da Carlo VII di Francia (quello di Giovanna d'Arco) che, però, molti confondevano con Enrico VIII.

La Signora Straniera: Meno male che non confondevano con Enrico III di Valois, quello che andò a letto con Veronica Franco, (sorride) la poetessa di talento

Lo Scrittore Illustratore: - Poi, col decadere del Carnevale, non l'ho più indossato ed è rimasto ben impacchettato in un armadio. Peccato.

La Signora Straniera: - (con brio) No, organizzeremo una bella cena alla francese e lo potrà indossare!

Lo Scrittore Illustratore: - Ormai c'è pochissima fantasia in giro: non servono velluti costosi e metri di passamaneria per fare un bel costume: ricordo ancora una coppia (di maschi) con uno vestito da Leonardo da Vinci e l'altro, con tanto di enorme cornice dorata, da Gioconda. Il bello era che mentre lui "la" dipingeva, lei gli faceva i dispetti! Favoloso!

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